La risposta di Paolo Imperato detto Fichella
Seppur dispiaciuto, devo per forza di cose replicare al nostro decano, nonché responsabile del sito “podisticamente.it”, il mitico e ineguagliabile professor Volpe il quale simpaticamente mi ha citato nell’articolo “Paolo Imperato…, ‘o ciuccio ‘e Fichella”.
Vorrei chiarire al nostro esimio professore che le “chiaje” del celeberrimo ciuccio sono divise equamente per tutto il gruppo dei podisti della “strada”, con la sola differenza che io le declamo a mo di poesia senza nessun pudore, mentre il resto del gruppo un po’ le occulta e un po’ le minimizza. Quindi, fra raffreddori più simili al cimurro, mal di schiena giustificati da “straordinarie e fantasiose prestazioni notturne”, mal di testa e notti insonni per gravosi preoccupazioni economiche, tutte le loro “chiaje” spariscono all’istante, quando appaio io sulla scena del crimine, nel nostro caso la strada.
A parziale giustificazione delle mie lamentele c’è l’atavica abitudine di abbracciare e lasciarmi abbracciare dal guanciale che solo una ritrovata forma umanoide (come ebbi a precisare in un precedente articolo) mi spinge forzatamente a lasciare il cuscino. Da qui nascono i miei acciacchi, veri o presunti. E come ben s’immagina la citazione latina vox populi vox dei si trasforma nel più diffuso voce ‘e popolo voce ‘e Dio; ed ecco che Paolo Imperato prende le sembianze del famoso ciuccio.
- S. A tal proposito, per qualche interessato/a, la “coda” non si presenta “fraceca”, anzi. A buon
Intenditor poche parole….