Per guarire dagli infortuni
Facciamo il punto delle terapie possibili per guarire dagli infortuni, anzi degli “strumenti” che ne sono preposti, allorché un malcapitato podista (il caso non è infrequente) incorra in un qualche “incidente di percorso”. Aggiungiamo che al povero podista, nell’immediatezza del caso, si apre uno scenario da tregenda, sia per la grande arrabbiatura che lo assale (si vorrebbe tornare indietro…, si maledice tutto quello che si può maledire…), sia per la congerie degli accorgimenti che esistono in campo medico per la risoluzione del problema che a volte, paradossalmente, inducono perfino alla “paralisi” delle decisioni, alla più bieca e frustante indeterminatezza sul da fare, che poi è il peggio che possa capitare.
AGOPUNTURA – E’ un’inserzione di aghi in determinate parti del corpo umano. Dimostra di essere più efficace come antidolorifico nelle patologie nervose (sciatalgia e lombosciatalgia), che come antinfiammatorio.
ELETTROSTIMOLAZIONE – Eccita le cellule nervose deputate al trasporto dell’impulso elettrico fino alle fibre muscolari. Però, nei podisti bene allenati non è molto importante aumentare la massa muscolare, ovvero, tale effetto non riguarda la funzione curativa.
FIBROLISI – Cerca di avviare o accelerare il processo di assorbimento, riportando il tessuto in condizioni di normalità.
INFILTRAZIONI – Rendono possibile la somministrazione di farmaci in profondità tramite iniezione. Sono risolutive nei processi infiammatori, ma non devono essere reiterate spesso, perché possono portare a una degenerazione delle parti interessate.
IONOFORESI – E’ una somministrazione di corrente sotto la pelle al pari di una siringa senza aghi. Ionoforesi è il nome dell’apposito strumento.
LASERTERAPIA – Tecnicamente parlando, il flusso Laser penetrando nei tessuti provoca reazioni di tipo biochimico sulla membrana cellulare e all’interno dei mitocondri che portano a diversi effetti, tra i quali la vasodilatazione e l’aumento del drenaggio linfatico.
MAGNETOTERAPIA – Utilizza gli effetti biologici di campi magnetici generata da un’apposita strumentazione. Per essere incisiva, richiede un’applicazione continuata nel tempo.
MASSOTERAPIA – E’ basata sulla tecnica del massaggio. Le fasi per un buon massaggio sono: sfioramento, sfregamento, frizione, impastamento, pressione, percussione, vibrazione. Dal che si deduce il miglioramento che produce un massaggio, e cioè che migliora la vascolarizzazione, aumenta l’elasticità della pelle e dei muscoli, rilassa e allevia il dolore.
ONDE D’URTO – Sono onde ad alta energia acustica, trasmesse attraverso la superficie della pelle della parte interessata. Provocano un aumento dell’attività metabolica intorno all’area dolorante, favorendone la guarigione.
TECARTERAPIA – E’ un dispositivo basato sul principio fisico del condensatore ed è in grado di generare calore all’interno dell’area specifica. Può essere usata sia per problemi muscolari che ossei. Si hanno effetti riconducibili all’aumento del microcircolo, alla vasodilatazione e all’incremento della temperatura interna. Poiché è in grado di intervenire in profondità, attiva i processi riparativi e antinfiammatori.
ULTRASUONI – Sono vibrazioni acustiche ad alta frequenza non percepibili all’orecchio umano. L’irradiazione ultrasonica genera un micromassaggio di notevole intensità, agendo per altro in profondità nei tessuti.
Si è detto in anticipo che ci saremmo dedicati agli “strumenti” a cui il podista infortunato può far ricorso; nulla, invece, per così dire, degli… “operatori”: medico sportivo, ortopedico, osteopata, fisiatra, podologo, posturolo, massaggiatore… e ai loro ben diversi “strumenti” consigliabili in relazione ai casi specifici (plantari, cyclette, eccetera). Lo faremo in un’altra occasione.