Patrizia Picardi, insegnante e podista
Chi l’ha detto che Face Book non avvicina le persone? Noi infatti siamo grati a questo mezzo, di cui facciamo uso solo da pochi mesi, che ci ha permesso di conoscere Patrizia Picardi, altrimenti in alcun modo avremmo potuto saperne pregi (tantissimi) e difetti (quasi nessuno).
La prima piacevole scoperta è stata quella di sapere che Patrizia è una podista come noi e, subito dopo, che abita a Portici, a poche centinaia di metri da Ercolano, sede del nostro… “punto di osservazione” delle cose podistiche. Così, siamo venuti a conoscenza che Patrizia è un’insegnante, in tutto e per tutto, per i bambini, sia che vadano a scuola, sia per le categorie giovanili che si allenano allo stadio San Ciro di Portici. A noi dunque è piaciuta d’istinto, in quanto l’abbiamo scoperta collega, sia di professione lavorativa che di passione sportiva.
La nostra stima è molto cresciuta, allorché ha frequentato il corso di istruttore federale alla FIDAL, cosa che noi facemmo nel lontano ’96. Allora abbiamo avuto la prova che il nostro istinto ci aveva suggerito: Patrizia è come noi, è sulla nostra stessa lunghezza d’onda. E non ci siamo affatto sorpresi nel constatare, sempre su FB, che opera attivamente in un “laboratorio culturale per bambini”, con alla base libri e disegni, che ha come motto “siamo libridinosi”. Caspita! Quello che facciamo e pensiamo di essere noi! Tanto da poterle suggerire una variante dello storico e per fortuna sorpassato “libro e moschetto” con il più allegro e moderno “libro e fumetto”.
Allora, abbiamo avuto la prova che il DNA di un certo ceppo di napoletanità attraversa una larga fetta di napoletani e che Patrizia Picardi è un po’ una nostra sorella di sangue. E quando lei, poco prima della partenza della gara di Torrioni, si è avvicinata sorridente per dirci della sua simpatia nei nostri riguardi, ne siamo rimasti compiaciuti e lusingati. Per noi è stata come una prova scientifica di laboratorio, un’intesa e una ricerca che si riscontra solo nelle persone affini. Lei non lo sa, ma la sua bella vittoria sulle agguerrite avversarie, è dipesa soprattutto dal nostro incoraggiamento, che l’ha spinta con la forza di una grande simpatia.