Intervista ad Antonello Landi
Un campione potente come un cavallo e agile come un gatto
- Ricordiamo i tuoi inizi come allievo di Luigi Pastore. Ricordiamo anche che lo seguisti come vincitore della gara denominata “La Ciaspolada”. Ecco, raccontaci i tuoi inizi.
Cominciai a muovere i primi passi da atleta nel 1988 con l’atletica di Bolano, quest’ultima, solo un anno prima, allenava giovani calciatori. Questa società mi ha portato alla prima gara fuori regione, Viareggio, e per me quest’esperienza è stata il primo e un grande traguardo. Solo due anni dopo conobbi Luigi Pastore, con lui iniziò il mio vero viaggio nell’atletica leggera.
- Ricordiamo anche la nostra incredulità, che eravamo all’arrivo di una Scalata del Vesuvio a distribuire i numeri ai primi 100 classificati, nel vederti arrivare ben primo di colui che poi vinse ufficialmente la gara (Emilio Luce). Mi dissero che eri fuori gara, che eri venuto per fare un allenamento. Questa cosa non l’ho mai capita veramente: non facesti in tempo ad iscriverti?
Ricordo bene questa gara… a quei tempi ero tesserato “Fiamme Azzurre” ed avendo sede in Lazio non potei partecipare a quella gara di carattere regionale, così vinse il mio caro amico Emilio.
- Ricordiamo altresì la tua partecipazione alla gara di Novara di Sicilia (del 2001?). Correvi per le Fiamme Azzurre (squadra di riferimento della Polizia Penitenziaria dove tu lavoravi) e facemmo il tifo per te, che ti battesti fieramente contro alcuni atleti africani. Ma scorrendo la classifica generale della recente Mercogliano-Montevergine abbiamo visto che ora corri con l’Atletica Potenza Picena, per altro, tua ex squadra.Ci spieghi? Scusaci, se forse entriamo nel personale.
Dopo la mia esperienza nell’Atletica Bolano, sono stato “reclutato” dal presidente Paternò, con il quale ho conservato ottimi ricordi. Con la squadra del presidente, Libertas Sorrento, abbiamo conquistato per due anni consecutivi il titolo italiano Allievi, i componenti della squadra o meglio amici di sempre, erano: Mimmo D’Ambrosio, Alex Fasulo e Giovanni Ruggiero. Con la Libertas Sorrento vinsi la medaglia di bronzo ai Mondiali Juniores e con questo risultato feci il mio ingresso nelle Fiamme Azzurre, con la quale ho potuto avere un allenamento da professionista. Dopo quasi 10 anni in Fiamme Azzurre, ho gareggiato per La Lib. Benevento, dopodiché ho seguito un momento di riflessione, che è stato interrotto dopo circa 5 anni di inattività dall’associazione Isaura Valle Dell’Irno, per poi saltare in questa società, Atl. Potenza Picena, per fare gioco di squadra, (siamo anche quest’anno 2a società nella classifica combinata) e trovare ancora stimoli e motivazioni.
- Un’altra cosa che ti rende a noi molto simpatico è il tuo amore per gli animali: il gatto nero e il cavallo bianco che spesso ci fai ammirare su FB ne sono la dimostrazione. Però, non ne ricordiamo mai il sesso e i nomi, nonostante di recente ad Afragola ce li hai specificati. Ora, finalmente, possiamo mettere “nero su bianco” mercé questa intervista e, stanne
sicuro,non lo dimenticheremo mai più. Ma ci vuoi raccontare da dove nasce questo tuo amore per gli animali?
Il mio amore per gli animali nasce da piccolo, è radicato in generazioni e generazioni, per questo anche mia figlia Giorgia ne è stregata. Il cavallo infatti è suo, il gigante buono di nome Pongo, maschio di quasi 10 anni. Il “piccolo” Zorba invece ha tre anni, è un maschietto ed è stato salvato dalla strada quando aveva pochi giorni di vita. Entrambi riempiono le nostre giornate al meglio, non ci fanno annoiare un attimo, pronti a stupirci e incantarci con la loro bellezza.
- Una domanda in particolare ce la devi consentire. Immaginiamo la miriade di persone, podisti e non, che te l’hanno posta: come (e dove) ti alleni? Ci rivelerai un qualche tuo segreto, o almeno quello che ritieni sia quel qualcosa che ti consente poi di andare così forte?
Oggi il mio allenamento ha l’obiettivo di farmi divertire. Corro tutti i giorni, ma rimango quasi sempre in zona, a volte da solo e a volte in compagnia, ho la fortuna di condividere i miei allenamenti con G. Iannone, ma anche tante nuove reclute del gruppo dell’intramontabile Giggino Pastore, che dopo anni trasmette la vera passione dell’Atletica. Il segreto? È la mia famiglia che mi segue giorno per giorno e la tanta voglia di dare ancora qualcosa all’Atletica.