Un indumento di cui si parla poco: il reggiseno
Un indumento di cui si parla poco in ambito podistico è il reggiseno, quasi a significare che, essendo un abbigliamento dedicato alle podiste, a queste vada riservato, anche come trattazione specifica e che per tanto non debba essere considerato con attenzione. Pensiamo sia un atteggiamento sbagliato, in primo luogo perché sembra riproporre l’atavica discriminazione sessuale con l’apparente superiorità maschile e in secondo luogo perché le donne podiste, ormai e per fortuna, popolano festanti e numerose tutte le gare podistiche.
Si sa che un podista, prima di iniziare a correre indossa un paio di scarpe. Questo è vero, per carità, ma solo… per i maschi! Per le femmine è diverso…, devono automaticamente pensare al reggiseno, indipendentemente dalla… taglia che portano. Quando si corre, è inevitabile un certo sobbalzamento del seno, per cui è necessario pensare a un supporto che possa minimizzare il movimento. Tra l’altro, il seno non ha una struttura molto forte ed è facile danneggiarlo. C’è il fondato rischio di causare danni consistenti, come la rottura dei legamenti che lo ancorano alla cassa toracica. Senza contare che poi, la continua e incontrollata oscillazione del seno, favorisce il cedimento dei tessuti, sempre in agguato nella struttura fisica femminile. Infine, ci sia concesso dire, di un ulteriore “vantaggio” che le femmine hanno rispetto ai maschi, in relazione all’uso del reggiseno. Quando le donne usano il reggiseno, hanno in partenza una comoda protezione contro le abrasioni dei capezzoli, che tanto fastidio danno ai signori uomini, i quali devono inventarsi pomate, cerotti e diavolerie varie, per sopperire al… danno di madre natura.
Vediamo adesso quale suggerimento dare alle donne, cioè quale cosa è perfettamente inutile diciamo loro che non sappiano già, da tempi ancestrali, perfettamente…
Sono in commercio fogge a compressione, anche a chiusura anteriore, molto adatto al seno medio o piccolo. Comunque, il modello a chiusura anteriore è più comodo per un senso grande.
La banda elastica che avvolge il torace sotto al seno è bene sia perfettamente aderente. Essa non deve “risalire” nell’atto del rimbalzo causato dalla corsa.
Le spalline è molto meglio siano larghe, in modo da consentire una distribuzione uniforme della pressione sia sulle spalle che sulla schiena. Viceversa, se le spalline sono sottili, possono facilmente lasciare dei segni.
E’ sempre opportuno, all’atto all’acquisto, provare l’indumento. Ciò è vero per qualsiasi acquisto, a maggior ragione per uno che deve “farvi compagnia” nel senso… stretto del termine. Non abbiate imbarazzo a richiedere all’esercente la necessaria intimità per la prova, ne va’ della vostra tranquillità: spendere soldi è una cosa “antipatica”, che si fa’ sempre malvolentieri; ma spendere soldi per un indumento sbagliato, diventa una tragedia…
Domanda finale: quanto dura un reggiseno? E’noto che ogni tessuto col tempo perde elasticità e che per una podista la durata del suo reggiseno dipende dalla continuità della corsa che effettua.
Risposta: sarete voi stesse a saperlo!