Correre con l’infortunio
Prima o poi capita a tutti i podisti: trovarsi nella difficile situazione di chiedersi se sia il caso di correre, nonostante un infortunio. E’ capitato, capita e capiterà. Meglio quindi attrezzarsi, in vista di tale evenienza, per non arrivarvi del tutto impreparati. Qui non si tratta del “prevenire è meglio che curare”, perché si tratta di cosa totalmente diversa; andrebbe detto: “pensarci prima, così non si arriva del tutto impreparati”.
Breve e dolorosa premessa. Quando non si corre per un due o tre giorni, non succede niente, al nostro fisico ben allenato dalle quattro o cinque uscite settimanali. Però, se si è costretti ad una interruzione anche di una sola settimana, cominciano ad affiorare dei problemi. La capacità aerobica dei muscoli può calare dal 10 al 50 %, perché si riducono le attività mitocondriali e il numero di cellule muscolari deputate alla ossigenazione e quindi alla produzione di energia. Ora, più il periodo di forzato riposo si protrae, più il rallentamento della funzionalità derivante dagli allenamenti si accentua, così da sfiorare, dopo un quindici venti giorni di inattività gli stessi valori di chi… podista non è.
Quindi, se avete deciso di correre sia pure in presenza di un infortunio, avete tutta la nostra umana e “scientifica” approvazione, derivante da una ragguardevole dose di esperienza. Tuttavia, vorremmo che prendeste in considerazione quanto segue:
Non correte, se non siete in grado di farlo al ritmo della vostra corsa lenta, per almeno 5 km.
Non correte, se zoppicate sia pure leggermente: potreste peggiorare la situazione, o caricare male l’appoggio per cui potreste danneggiare qualche altro presidio articolare.
Non assumete nessuna sostanza che vi allevi il dolore: il dolore è il mezzo con il quale il nostro corpo ci comunica il disagio.
Cercate di capire, specie se è la prima volta che vi capita, di capire la natura dell’infortunio: vi servirà come bagaglio di esperienza.
Se avete deciso di correre, mai come in questa situazione non dimenticate di effettuare, prima e dopo, dello stretching, però in maniera blanda, soprattutto in coincidenza della parte infortunata.
Se avete deciso di correre, cominciate col farlo camminando per qualche centinaio di metri.
Variate, nel periodo, il vostro tipico allenamento, inserendo più giorni di riposo intervallati a quelli della corsa, magari a seconda delle condizioni atmosferiche.
Infine, ricordatevi che di… riposo non è mai morto nessuno. Cioè, se avete la cognizione che l’infortunio vi terrà lontano dagli allenamenti anche per qualche mese, abbiate la saggezza di… rassegnarvi. Avete davanti tutta una vita podistica da correre. In futuro, ricorderete quasi con affetto questo infortunio!