La dieta per chi podista non è… e non vuole esserlo!

Episodicamente, ma avviene, ci prende come un rimorso, nell’osservare le pance delle numerose persone che non praticano il podismo e, soprattutto, che mai muteranno il loro stile di vita. Noi, queste persone, le vediamo tutti i giorni per strada cimentarsi a fatica con il fardello che portano inevitabilmente con sé, ormai, con rassegnata abitudine, calibrando su misura…, movenze e indumenti. Insomma, ci assale quasi un senso di colpa, per ovviare al quale abbiamo pensato di stilare una sintetica dieta che potrebbe costituire per loro un utile paradigma alimentare, un utile riferimento quotidiano ai fini una corretta alimentazione, per limitare i rischi, presenti e futuri, del sovrappeso. Eccola, in rapida sintesi.

Ore 7,00 – Colazione. Un bicchiere di atte scremato, 4 fette biscottate (o un 5-6 frollini secchi) + caffè (con dolcificante).

Ore 10,00-10,30 – Spuntino. Uno yogurt magro, o un crackers non salato, o un frutto (a scelta), o una crostatina.

Ore 13,00 – Pranzo. Una rosetta grande con 100 grammi di salame, o prosciutto, o mozzarella, o formaggio (cioè, con un companatico proteico).

Ore 17,00 – Spuntino. Uno yogurt magro, o un crackers non salato, o un frutto (a scelta), o una crostatina.        

Ore 19,30 – Cena. Primo piatto: pasta e legumi + carne o pesce + verdure.

Naturalmente, al… “non podista interessato”, vanno somministrate alcune regole di carattere generale, facili per altro da mantenere in un regime alimentare che sia almeno cauto e previdente. Esse sono le seguenti:

  • rispettare in modo tassativo gli orari;
  • limitare le quantità (da 100 gr a 80 gr);
  • variare gli alimenti nei pasti giornalieri;
  • limitare i condimenti (un cucchiaio d’olio invece di due);
  • ridurre il sale (meglio se il cibo è leggermente insipido);
  • bere molta acqua, mai gassata;
  • a cena può andar bene anche un bicchiere di vino, non di più;
  • un dolce solo alla domenica (meglio senza crema o panna).

Detto tra parentesi, questo tipo di dieta potrebbe essere seguita anche da un podista che deve rispettare un lungo periodo di riposo, magari dovuto a motivi di lavoro, oppure a causa (fatti i deviti scongiuri) di un serio  infortunio.

Ecco, adesso ci sentiamo la coscienza a posto: non ci sentiremo mai più in colpa nel vedere tanta gente con la pancia in difficoltà nello svolgere le loro attività. Come dire, visto che stiamo parlando di alimentazione, che… ci siamo tolti un peso dallo stomaco!                                                                                                          

 

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