Qual è, o quale dovrebbe essere, lo scopo di una società podistica?
Cos’è una società podistica? E’ un gruppo di persone che si sono costituite in Associazione Sportiva Dilettantistica. Perché mai queste persone hanno ritenuto necessario riunirsi in società? Qual è lo scopo, l’obiettivo, a cui esse tendono? Mi viene da pensare all’esempio delle dita di una mano, tutte diverse tra loro, ma accumunate da un unico intendimento. Sarà così?
Facendo riferimento allo Statuto tipo di ASD affiliata alla FIDAL, leggo che lo scopo è sancito in modo ufficiale all’art. 2, comma 2 :
“Essa (l’associazione), conseguito il riconoscimento ai fini sportivi, ha per finalità lo sviluppo e la diffusione di attività sportive connesse alla disciplina dell’atletica leggera, intesa come mezzo di formazione psico-fisica e morale dei soci, mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea a promuovere la conoscenza e la pratica della citata disciplina. Per il miglior raggiungimento degli scopi sociali, l’associazione potrà, tra l’altro, svolgere l’attività di gestione, conduzione, manutenzione ordinaria di impianti ed attrezzature sportive abilitate alla pratica della suddetta disciplina sportiva. Il sodalizio è altresì tenuto allo svolgimento di attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento nello svolgimento della pratica sportiva della disciplina sopra indicata. Nella propria sede, sussistendone i presupposti, l’associazione potrà svolgere attività ricreativa in favore dei propri soci, ivi compresa, nel caso, la gestione di un posto di ristoro.”
Noto che la parte riguardante “l’attività didattica” è scritta in neretto, per cui presumo che sia quella ritenuta più importante, almeno dalla FIDAL, e che comunque sia un ammonimento dell’organo federale, affinché tale pratica sia tenuta in debita considerazione. Quindi, lo scopo di una società podistica è sì “lo sviluppo e la diffusione di attività sportive”, è sì “l’aggregazione”, ma in particolar modo è, o dovrebbe essere, “l’avviamento e la formazione per i giovani”. Ora, a fronte delle oltre 100 società podistiche campane, quante ne sono quelle che realizzano compiutamente questo comma? Devo dire che purtroppo mi vengono ancora in mente le dita di una mano…, diciamo di due mani, va…!
Una speranza che qualcosa potesse modificarsi in meglio, sotto questo aspetto, è andata presto delusa dal moltiplicarsi degli Enti di Promozione Sportiva che, a dirla senza ironia, sembrano più Enti di Promozione Podistica, perché di promozione giovanile hanno ben poco e perché si limitano ad affollare, con partecipazioni oceaniche, semplicemente le garette domenicali di 10 km riservate come si sa ai master, che di giovanile hanno (ahimè io sono fra questi…) solo lo spirito. E andando un po’ a curiosare nei loro statuti di riferimento, ho trovato soltanto vaghe e generiche intenzioni atte a promuovere l’atletica leggera giovanile, senza per altro riscontrare alcuna perentorietà regolamentare.
Segnalo, infine, che l’aumentata massa di partecipanti, a fronte di una diminuita specializzazione e approfondimento del settore giovanile, forse spiegano, anzi certamente spiegano, la miriade di insuccessi a livello internazionale degli atleti che la nostra nazione riesce a fare emergere.