Le proteine di origine vegetale
In un’epoca come la nostra, dove si va’ diffondendo la prativa vegetariana e vegana, anche e forse soprattutto per la paura che i cibi in passato come la carne e il pesce considerati ideali possano essere contaminati, risulta importante fare chiarezza sugli alimenti che contengano proteine, non ancora del tutto presenti nella mentalità moderna relativa alla conoscenza alimentare.
Le proteine si possono identificare come dei veri e propri “mattoni” che formano gli organismi viventi: sono macromolecole costituite da aminoacidi, i quali sono una sorta di anelli che formano una catena. Negli alimenti di origine animale si trovano proteine ad alto valore biologico, mentre in quelle vegetali si riscontra un livello inferiore. Ma questo “inconveniente” si può facilmente risolvere, associando fra loro alcuni vegetali di origine diversa, come ad esempio (la nostra preferita…) la pasta e fagioli. Infatti, spesso i dietologi consigliano il monopiatto a base di cereali e legumi (pasta e fagioli, riso e piselli, eccetera), perché sono piatti completi e di facile digeribilità. Ovviamente, tali piatti è bene che siano cucinati con pochi grassi, altrimenti…
Se poi si vuole indagare, in senso nutrizionale, sulla bontà della scelta indicata, si scopre la presenza in questi piatti di una discreta quantità di carboidrati complessi, di una frazione di grassi di condimento e di proteine di buon valore biologico abbastanza simili a quelle della carne. L’abbinamento della pasta o del riso con i legumi, infatti, consente ad un alimento di compensare la carenza in aminoacidi dell’altro e viceversa. A dirla tutta, podisticamente parlando, in questo modo si mantengono elevati gli apporti di carboidrati e di proteine anche in vista di allenamenti di resistenza o di gare, a scapito dei grassi. Una prova? Consideriamo lo specchietto sottostante:
Pasta (100 gr.) e Fagioli (50 gr.);
Riso (110 gr.) e Piselli (60 gr.);
Carne bovina (110 gr.).
Ebbene, ogni porzione contiene 20,5 gr. di Proteine.
Lo sapevate?