L’alimentazione in una gara
Si parla spesso, molto spesso, di cosa mangiare “prima” e “dopo” una gara, ma di rado, quasi mai, del “durante”. Possiamo capire che ciò avviene, perché nelle gare di velocità e in quelle di mezzo fondo fino ai 5000 metri, mangiare è perfino controproducente. Però, il non trattare in modo adeguato l’alimentazione durante le gare di fondo, soprattutto in quelle dei 21 e dei 42 km, può comportare uno svilimento della questione, tale da indurci ad occuparcene, sia pure entro gli angusti limiti delle nostre conoscenze.
Detto che nelle gare di 10 km… quasi non si ha il tempo di alimentarsi (infatti, basta qualche sorso d’acqua), concentriamoci sulla Mezza e sulla Maratona. Durante la gara è importante reintegrare le perdite idrico-saline, specialmente se fa’ caldo, bevendo opportune quantità d’acqua (non bottigliette intere…), se il chilometraggio da percorrere è di breve durata. Ma se l’impegno richiede uno sforzo superiore all’ora di corsa, si possono sciogliere nell’acqua bustine di prodotti integratori di carboidrati e di sali minerali. Si può anche fare riferimento a preparati, o bevande già pronte, a base di fruttosio e di maltodestrine, meglio se ipotoniche. Il consiglio è quello di bere a piccoli sorsi, ogni 15-20 minuti, secondo il tipo di sforzo e le condizioni atmosferiche. A dire il vero, come ogni buon podista sa, non si dovrebbe mai avvertire la sete, la si dovrebbe prevenire. Infatti, è un grave errore saltare un rifornimento, in particolare se la gara è lunga e la temperatura oltre ad essere elevata è anche umida.
Nelle gare lunghe, evidentemente a maggior ragione nelle maratone, è anche importante assumere qualche alimento solido che però va’ preso con una certa oculatezza. Intanto, non prima dei 20 km, dal momento che il cosiddetto “pieno di carboidrati” costituito dalla vigilia e dalla colazione pre-gara avrà sicuramente consentito all’organismo di avere una “durata energetica” di almeno due ore. Poi, si può fare uso di speciali barrette, presi in piccole parti, ognuna magari dopo un 4/5 km di percorso. Oppure, della frutta secca, come quasi sempre si trova sui banchetti predisposti dall’organizzazione. Mai, invece, si dovrebbero assumere alimenti troppo zuccherini, perché si potrebbero facilmente verificare problemi di ipoglicemia reattiva (ad un incremento notevole di repentina energia, ne segue un altro… diametralmente opposto). Così come è meglio evitare la frutta che, trovandosi l’organismo sotto sforzo, può causare sofferenze allo stomaco.
Quindi, nelle gare lunghe, alimentarsi bene significa consentire al nostro organismo di non andare in crisi, cioè di rispondere sempre bene alle sollecitazioni che una corsa di lunga percorrenza comporta, non facendoci “distrarre” da situazioni che niente hanno a che vedere con la concentrazione mentale e la corretta economia di corsa, indispensabili in queste gare.