I modi di correre
Non si corre sempre allo stesso modo… Sembra una frase banale e ovvia, ma nasconde una certa verità, nel senso sia del ritmo della corsa, sia della compagnia eventualmente presente e sia dei pensieri personali nel caso si corra in solitaria. In quest’ultimo caso, il modo di correre può essere ulteriormente influenzato dall’uso che magari si faccia dell’MP3. Ma vediamo di elencare i diversi modi di correre:
Ritmo di corsa – Il ritmo di corsa è determinante, per indurre il podista a pensare più o meno con attenzione a quello che sta facendo: nel caso di corsa lenta, i suoi pensieri saranno molti; pochi, invece, nei casi di corsa media o veloce.
Compagnia – Nel caso si corra con altri, si è indotti al dialogo, al parlare, quindi i pensieri saranno molto limitati.
Da soli – Correre da soli può comportare la condizione di concentrarsi molto sul modo di correre, perché ovviamente non si è “disturbati” da situazioni contingenti. A meno che non si sia deciso di correre con un MP3 proprio con il preciso intento di farsi influenzare dal “ritmo” dei brani magari in precedenza caricati.
Da tutto ciò consegue che dal prospetto suesposto, possiamo ricavare in un certo qual modo dei “sottomultipli” dei modi di correre:
- ritmo di corsa lenta
- ritmo di corsa media
- ritmo di corsa veloce
- in compagnia di una persona
- in compagnia di più persone
- da soli
- da soli, ma con l’MP3
A volte i modi di correre si “intrecciano”. Ad esempio, si può correre al ritmo di corsa media da soli o con un amico (in grado di tenere il nostro passo). In questo “modo” è possibile scambiare qualche frase (non di più…, perché la corsa media è impegnativa) e negli “intervalli” del dialogo, si può pensare al ritmo di corsa che si sta tenendo, badando ai passaggi segnati (i punti di rifermento sul percorso), ai tempi parziali conseguiti, eccetera, pensando in tal modo a questi rilievi “tecnici”. Così, è anche possibile correre da soli…, ma con l’MP3. In questo caso, i pensieri si fondono con la musica che si ascolta e sono condizionat” dalle parole e dalle note che il brano (o i brani) ci “inducono a pensare”.
Insomma, non si corre sempre allo stesso modo….