Giovani e belli col podismo
Nessuno può negare che al loro apparire tutti i podisti, sia in abiti sportivi che borghesi, appaiono molto più giovani della loro effettiva età; diciamo anche nell’ordine di una diecina di anni. E che non appaiono, ma sono, di un’altra diecina, di chili questa volta, al di sotto della media solita che si riscontra nei cosiddetti sedentari. E infine, cosa non trascurabile e che sicuramente è indotta dalle due precedenti “osservazioni”, sembrano persone molto più rilassate e serene rispetto alle solite che si incrociano durante la giornata. Cioè, quando si incontrano dei podisti, li si riconosce: sono giovani, belli e sorridenti. Vuoi vedere che hanno scoperto l’elisir di lunga vita…?
In realtà, chi pratica uno sport con una certa regolarità, un quattro-cinque giorni a settimana, e che nell’espletamento di tale attività sudi (è importante che sudi, altrimenti serve a poco), riscontra i seguenti benefici: rallenta i processi di invecchiamento (perché l’organismo funziona bene); il cuore irrora meglio l’ossigeno nei tessuti (e rallenta il suo battito, anche a riposo); le ossa restano più forti ed elastiche (ne deriva una maggiore stabilità dell’apparato scheletrico); migliora la circolazione con ottimi effetti sulla pelle (che è un efficace contrasto al formarsi delle rughe).
Ma perché avviene tutto ciò? La questione concerne i radicali liberi, cioè la possibilità che alcune molecole di ossigeno, mediante uno sforzo eccessivo e incontrollato, possano “degenerare”, in “stress ossidativo”, causando un deterioramento dell’organismo. Si rendono per tanto “necessari” gli antiossidanti, che cercano di contrastare il fenomeno. Il nostro corpo ne possiede, i cosiddetti antiossidanti endogeni, ma non sempre riescono nell’intento; in generale, lo stress ossidativo del muscolo è aumentato dall’esercizio fisico e diminuito dall’allenamento. Ecco che allora “corrono” in soccorso gli antiossidanti esogeni (che provengono dall’esterno del nostro corpo) mediante l’alimentazione: integratori alimentari, vitamine (A, C, E), selenio, licopene, eccetera. Bisogna tenere in debito conto questa eventualità, che cioè si “esageri” un po’ con l’attività fisica, dal momento che nello svolgerla, sia pure a livello eminentemente aerobico, il consumo di ossigeno dell’organismo può aumentare di molto; e se da un lato tale meccanismo consente di aumentare la quantità di energia che si riesce a produrre (che poi, in effetti, è quello che in ultima analisi si richiede all’allenamento stesso), da un altro aumenta in proporzione anche la produzione di agenti ossidativi.
Dunque, l’elisir di lunga vita esiste… e corre insieme a noi. Ricordiamocelo sempre, quando vediamo qualche “collega”, oppure quando un “sedentario” mostra stupore nel conoscere l’esatta entità del nostro peso e della nostra età. Ricordiamo a costui o a costoro che l’attività sportiva, se praticata con costanza, migliora i meccanismi di smaltimento, potenziando l’attività degli antiossidanti endogeni… E che nel caso non si ecceda negli sforzi (pratica a cui “ri-corriamo” anche spesso…), possiamo far leva su di una corretta alimentazione, che non escluda di tanto in tanto il rivolgerci a qualche buon integratore alimentare, regolarmente distribuito in farmacia. Nessuna magia, quindi, nessuna formula magica, nessun elisir di lunga vita; solo… “corretto stile di vita”.