Quando piove e si era deciso di non correre
Nel podismo esistono soddisfazioni e piaceri che a volte sbalordiscono gli stessi protagonisti. Non alludiamo ai rilievi cronometrici di alcuni allenamenti, neanche a delle incredibili prestazioni in certe gare e neanche al compiacimento di sentirsi in pace con se stessi e con il proprio corpo. No, niente di tutto questo. Ci riferiamo a quelle piccole grandi soddisfazioni, ad esempio, di quando stupiamo i sedentari quando scoprono la nostra vera età, oppure quando passiamo davanti a un bar e notiamo che tutti gli avventori fanno fatica ad allacciarsi le cinture attorno ai pantaloni, contrariamente a noi che potremmo, solo se lo volessimo, occupare un altro occhiello…
Ma forse il piacere più nascosto e consolatorio, i podisti lo avvertono quando, dopo aver deciso la sera prima di non correre l’indomani, poi si accorgono, nel momento in cui sarebbero dovuti uscire, che sta piovendo… Ecco, questi sono gli istanti di pura felicità… Poiché si deve qualche volta riposare e poiché quando piove da’ sempre un po’ di fastidio correre…, in questa precisa situazione si realizza la quintessenza dell’appagamento personale… Non è cattiveria, riguardo ai “colleghi” che si stanno bagnando, è proprio contentezza di essersi risparmiato un fastidio e nel contempo aver ottemperato ad un preciso comando fisiologico, allorché bisogna concedere Nel podismo, certe soddisfazioni, non fanno scaturire invidie…, perché prima o poi queste cose ripristino energetico all’organismo… Come si dice? Prendere due piccioni con una fava…
Nel podismo, certe situazioni, non fanno scaturire invidia, perché prima o poi, certe cose, capitano un po’ a tutti.