Le corsie della pista come distanziamento

Non è fantascientifico supporre che, in un ambito di ripresa graduale dell’attività sportiva, si possa prevedere una limitata e selezionata riapertura della pista di Atletica Leggera. Poiché sono da evitare gli assembramenti e i contatti fra gli atleti, viene subito da pensare che, a parte i concorsi, si potrebbero disputare tutte le gare di velocità, 400 metri compresi. Infatti, una corsia è larga 122 cm ed ha una linea bianca che la separa dalle altre di 5 cm. Quindi, la tanto famosa distanza di un metro tra le persone, sarebbe ampiamente rispettata.

 

Sicuramente, anzi obbligatoriamente, andrebbero sanificati gli spogliatoi, gli attrezzi e gli ambienti generali. Ma, una volta espletata la prevenzione, lo stadio potrebbe aprirsi a tante attività, gare o allenamenti, rispettando tassativamente la distanza del metro, grazie all’utilizzo delle corsie. Ci si potrebbe perfino organizzare con la possibilità di aprire la pista ad allenamenti per i fondisti, che lo volessero, per delle sedute di fondo lungo o di prove intervallate misurate, magari con corsia per così dire concordata in precedenza. Per non parlare poi, in proiezione socio-educativa, di tutti i benefici che potrebbero avere le categorie giovanili, dal momento che qualsiasi attività relativa, nessuna esclusa, ne verrebbe emarginata.

 

Insomma, la riapertura dello stadio di Atletica Leggera, anche grazie alle corsie, potrebbe essere la risposta, il segnale, della volontà di reazione della società di riprendersi quello che, al momento, sembra le sia assolutamente precluso.                                                                                                                                        

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