Le gare di corsa su pista in Atletica Leggera
Ditemi quello che volete, ma per me è sconcertante ogni tanto ripetere a dei podisti che hanno già corso magari qualche maratona, qualche mezza maratona e molte 10 km, e che corrono quindi da almeno un paio di anni, quali sono le gare di corsa su pista… Trovo sia la cosa, la prova inconfutabile che qualcosa non ha funzionato circa la cultura sportiva in generale, e podistica in particolare. Mi sembra che ci si possa laureare in ingegneria senza conoscere bene la matematica!
Però, quando un amico mi chiede qualcosa al riguardo, io subito premetto che in Atletica Leggera ci sono anche i salti e i lanci e che è, tutto sommato, riduttivo ritenere la corsa lo strumento unico e irrinunciabile per la definizione classica dell’atleta. Per completare il discorso, e il “rimprovero”, ricordo all’amico che nella formazione del podista “concorrono” validamente anche la corsa in montagna e soprattutto i cross, la corsa campestre comunemente intesa. La corsa su strada è la meno importante, per così dire, e infatti nel medagliere olimpico per l’atletica leggera sono riconosciuti i primi tre posti solo alla maratona, per quanto riguarda le gare su strada… Quindi, detto ciò, passo a fare una sorta di elenco.
Le gare di velocità – 100 m, 200 m, 400 m. 110 hs M, 100 hs F, staffetta 4×100, staffetta 4×400.
Bisogna precisare che le gare si svolgono su pista outdoor (all’aperto) o indoor (al coperto). Le piste outdoor hanno 6 oppure 10 corsie. L’anello completo della pista misura 400 metri. Ogni corsia è larga 122 cm. Le linee bianche che separano le corsie devono essere larghe di 5 cm. Si corre in senso orario. Nelle piste indoor, invece, l’anello misura 200 metri e le curve sono a parabola e le gare di velocità sono i 60 m, i 200 m e i 400 m. Da precisare che nelle gare di velocità la partenza avviene dai blocchi e che il “via” viene dato da un giudice mediante la formula “ai vostri posti… pronti… colpo di pistola”,
Le gare di mezzofondo veloce – 800 m, 1.500 m, 3.000 m.
Nella gara degli 800 m, si parte in corsia, nel punto predisposto affinchè tutti gli atleti abbiamo a correre effettivamente i 400 m dell’anello, ma ai 300 metri gli atleti possono lasciare la corsia di appartenenza e correre al cordolo. Nei 1.500 m si parte da una linea obliqua sulla quale gli atleti si dispongono in base alla chiamata del giudice, posta a 300 m dalla linea di arrivo. Analoga cosa, in relazione alla distanza, avviene per i 3.000 m.
Le gare di mezzofondo prolungato – 3.000 siepi, 5.000 m, 10.000 m.
I 3.000 siepi si considerano di mezzofondo prolungato, perché bisogna saltare 35 barriere (28+7 riviere). Le barriere sono alte 91,7 cm e larghe 3,96 cm. La “riviera” è costituita da una barriera oltre la quale è posta una buca a fondo obliquo piena d’acqua. Le barriere sono 5 per ogni giro (4+ la riviera) per i 7 giri complessivi. I 5.000 m, equivalgono a 12,5 giri di pista, mentre i 10.000 a 25.
Naturalmente, ogni tipo di gara richiede una preparazione specifica, questo è ovvio. Su pista si va’, e si corre…, per imparare a correre… Anche per conoscere sé stessi e le proprie possibilità… Insomma, la pista è una scuola, di vita e di sport. Ed è una scuola dove non è possibile fare filone… E dove la pagella, nel bene e nel male, ci resta nel cuore.