Troppe proteine
Succede che a furia di sentire o di leggere che per avere maggiore forza nei muscoli, il podista pensi che debba mangiare più proteine, andando così a modificare la dieta alimentare alla quale si conforma magari da qualche anno. Succede soprattutto al podista non più giovanissimo e con svariati anni di esperienza alle spalle. Egli può facilmente equivocare il suo stato di forma generale, attribuendo la declinante attività podistica ad una ormai inadeguata somministrazione di proteine, notoriamente ciò che costituisce la carica energetica in senso lato. Ma se così facesse, il nostro buon podista, cioè se modificasse la dieta alimentare incentivando il consumo quasi esclusivo delle proteine a discapito degli altri nutrienti, andrebbe incontro a qualche seria difficoltà, per cui riteniamo sia meglio metterlo in guardia.
Ricordiamogli che i principali macronutrienti sono tre: carboidrati, grassi, proteine. E che questi è meglio siano sempre correttamente bilanciati, più o meno rispettivamente nelle seguenti percentuali: 60%, 20%, 20%. Ricordiamogli anche le funzioni delle proteine. Innanzitutto, plastica (forniscono il materiale per nuovi tessuti). Poi, energetica (forniscono energia per le necessità metaboliche). Indi, di trasporto (ad esempio, sono contenute nell’emoglobina che trasporta l’ossigeno nel sangue). Infine, difensiva (perché produce gli anticorpi necessari per l’immunità). Per quanto concerne il reperimento delle proteine, non c’è bisogno di ricordargli che ne esistono di due tipi: animali (carne, pesce, uova, latte) e vegetali (cereali, legumi, frutta, verdura).
Ma, in definitiva, quali sono i rischi a cui soggiace un podista nel caso volesse dedicarsi a una dieta iperproteica?
Nel malaugurato caso si scegliesse di seguire una dieta iperproteica, i problemi sono dietro l’angolo, come si diceva una volta, perché le proteine vengono scisse in amminoacidi i quali vengono utilizzati per le note funzioni di costruzione dei tessuti ed energetiche. Ma se risultano in eccesso, ecco dove sta il punto, il corpo le deposita nel fegato e nei reni, il che costituisce, per l’organismo, un super lavoro. Una dieta priva di carboidrati e grassi facilita la perdita di peso nell’immediato, ma in un periodo più lungo può nuocere a fegato e reni. In tal caso, l’assorbimento di glucosio diminuisce, costringendo il corpo a ricorrere alle riserve energetiche presenti nel fegato e nei tessuti muscolari. Per quanto riguarda i reni, la dieta iperproteica può portare alla disidratazione e ad un aumento dell’acido urico, cioè l’iperuricemia, la tipica condizione in cui l’acido urico aumenta, depositandosi nei reni e causando la possibilità di formazione di coliche e calcoli renali. Conviene?
Meglio sempre una dieta equilibrata associata al movimento costante. Il tempo ci darà ragione….