Lo zaino per la gara col meteo di pioggia

Mettiamo il caso che abbiamo a suo tempo deciso di partecipare ad una gara in particolare, di avere svolto per questo motivo tutta una serie di allenamenti, quelli che più o meno sono consigliati da podisti esperti e da manuali di corsa. Mettiamo il caso che ci sentiamo pronti e carichi. Mettiamo anche il caso però che le previsioni del tempo, un paio di giorni prima della gara in questione, minacciano pioggia. Che facciamo, rinunciamo? Non se ne parla proprio: siamo podisti! E allora, che si fa’…? La prima cosa che ci viene subito in mente è… lo zaino.

 

A dire il vero, ogni podista ha nel suo zaino, vorremmo dire, un corredo solito, abitudinario. Ma in un caso come questo, dove la minaccia della pioggia è davvero consistente (già ne è caduta nei giorni precedenti…, e in quantità preoccupante…), si passa attentamente in rassegna tutto il materiale ivi contenuto, ove mai sfuggisse un particolare o fosse necessario, non si sa mai, aggiungervi qualcun altro. Di solito, nello zaino, abbiamo…, facciamone un piccolo riepilogo.

 

Innanzitutto, un’asciugamani (largo), o un accappatoio (dopo la gara, l’operazione di… svestizione non deve costituire…scandalo… e va’ “protetta” adeguatamente. Altra cosa d’obbligo è una t.schirt, da indossare sotto la tuta (si sorvola sugli slip, o sul costumino, per ovvi motivi. Gli opzional si possono sintetizzare in un berrettino, degli occhialini, una felpa, un cappellino, un paio di guanti, uno smanicato, nel caso di caldo eccessivo o di freddo improvviso. Cioè, lo zaino dovrà sempre, in qualsiasi stagione, contenere questi indumenti; il podista non deve lasciarsi sorprendere ed essere pronto a qualsiasi evenienza. In ultimo, da non dimenticare che le scarpe, e i calzini, con cui si è gareggiato, vanno immancabilmente sostituiti con indumenti asciutti. Sembra quasi banale il ricordarlo…

 

Ma eccoci arrivati al punto: in caso di gara, probabilmente, da disputare sotto la pioggia? Come bisogna premunirsi?                                                                                                       

 

Un k-way, sempre negletto e assolutamente sconsigliato, in questo caso sembra essere calato nello zaino dalla provvidenza…, sia prima che durante e perfino dopo la competizione. Non si può mai sapere come si comporta la pioggia e con quale… intermittenza. Averlo nello zaino, è un’assicurazione di tranquillità. Può essere anche utile raddoppiare il berrettino e lo smanicato, perché entrambi gli indumenti possono essere vicendevolmente usati in gara e indossati dopo.

 

Inutile dire che se piove, gara o non gara, uno si bagna… Quindi, il podista che ha gareggiato sotto la pioggia, lento o veloce che sia stato, accorto o distratto che sia stato, alla fine risulterà bagnato. Per cui, l’ultimo tratto di corsa comunque dovrà farlo, e velocemente, fino alla doccia!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Potrebbero interessarti anche...