Il podista “così così”
Certe volte, osservando gli amici podisti correre, in gara o in allenamento, e facendo una riflessione vorrei dire storica, raffrontando abitudini sportive e tempi conseguiti, mi vengono spontanei alcuni giudizi, sicuramente sommari, ma che tuttavia mi sembrano possano nascondere qualche brandello di verità. Posso permettermi di esternarli…?
Sgombriamo subito il campo che si voglia prendere a modello il cosiddetto “podista medio”, quello cioè che non corre né troppo forte né troppo piano…, quello che si attesta ad esempio sui 40’ in una gara di 10 km…, la gara più ambita e frequentata dagli amatori e che spesso, per non dire quasi sempre, presa a modello non solo dagli stessi praticanti, ma anche e soprattutto dalla letteratura in materia… No, il podista a cui si fa’ riferimento si discosta nettamente dal podista medio, perché al primo manca del tutto la sistematicità che viceversa si riscontra nel secondo, anche se può verificarsi una sovrapposizione di risultati, ben inteso del tutto casuale, che può effettivamente confondere l’osservatore.
I tratti salienti del podista che vogliamo definire “così così” sono i seguenti:
- improvviso inizio di attività, indipendentemente dall’età anagrafica, dovuto ad un episodio di vita pratica imprevedibile, la cosiddetta molla scatenante, che può essere un motivo di lavoro, un aumento di peso, eccetera eccetera;
- unico paio di scarpette in dotazione;
- uscite senza orari fissi, e sedute di allenamento irregolari, su percorsi vari e comunque in prossimità della propria abitazione;
- la pioggia e il freddo visti come motivo di assoluto impedimento;
- indumenti grossolani, spesso controindicanti, per la corsa, quali il k-way anche in assenza di pioggia, magliette troppo aderenti che impediscono la traspirazione della pelle, e cose di questo tipo ben note ai podisti abituali;
- mancanza di una squadra, perché non se ne sente il bisogno; ma nel caso se ne facesse parte, manterrà inalterato il suo modo d’intendere la corsa, sia per rimarcare il suo stile di vita e sia perché nessuno, data la proverbiale correttezza dei podisti, gli chiederebbe di modificarlo;
- la partecipazione ad una gara, per lo più a una 10 km, vista come rarissima eccezione e comunque effettuata con una certa sufficienza, giusto per partire ed arrivare senza dannarsi l’anima;
- ottimo rapporto con tutti i podisti, improntato al garbo e alla cortesia, anche se caratterizzato da pochi contatti comunicativi.
Insomma, nella sterminata gamma dei podisti che affollano le nostre strade, esiste anche il podista “così così”. Però, abbiamo la presunzione di pensare che siano davvero pochi e che, per dirla in maniera simpatica, appartengano… ad una specie in via di estinzione…!