L’ansia da iscrizione

E’ proprio vero, non si finisce mai di imparare… Con l’andar degli anni, podistici e anagrafici, credevo di aver visto tutto, o quasi. E invece eccomi qui a ragionare di un’eventualità che non sospettavo mi dovessi occupare. Sì, perché ho capito che alla vigilia di una gara podistica, oltre alla ben nota “ansia da prestazione” esiste anche, specialmente negli ultimi tempi, la meno nota eppure abbastanza saliente, strisciante e insistente, “ansia da iscrizione”….

Avviene, con sempre maggiore frequenza, che l’atto dell’iscrizione a una gara podistica coincida con uno stato d’animo perturbato simile a quello che si registra durante l’avvenimento agonistico propriamente detto. Se fino a qualche tempo fa l’adrenalina si scaricava nella gara o nell’imminenza della stessa, ora si manifesta all’atto dell’iscrizione. Infatti, la “corsa” per così dire, l’impegno psicofisico che determina l’innalzamento delle capacità fisiologiche,  comincia nel momento stesso in cui si applica ciò che prevede il regolamento della gara in questione, vale a dire l’uso del mezzo informatico che per altro, una volta ultimato, non garantisce il successo dell’operazione. Sì, perché esiste il possibile caso, anzi, ormai quasi una realtà consolidata, che non si sia fatto in tempo, dopo neanche due ore dalle apertura delle iscrizioni, ad entrare nel numero degli iscritti (pur ampio) previsto dal regolamento.

Così, un avvenimento podistico di per sé lodevole, che usufruisce di persone competenti e disponibili, nonché  di mezzi tecnologici adeguati e moderni, utilizzati come si conviene, sortisce l’effetto opposto a quella della promozione sportiva, e cioè indurre a malumori in chi ne vorrebbe trarre solo gioia e partecipazione, pur nel rispetto del regolamento. Ma che succede di tanto deleterio nella modalità dell’iscrizione ad una gara? Succedono due cose: 1) se l’iscrizione è a numero (e non sai se dolertene o rallegrartene, per la diffusione dello sport); 2) se l’iscrizione può essere fatta on line (con procedura ondivaga, fra l’iscrizione immediata o il bonifico preventivo).

A questo punto, mi vengono in mente le parole di Papa Francesco: “Chi sono io per giudicare”…

Però, mi sembra, magari mi sbaglio, che stabilire l’iscrizione solo mediante bonifico, possa costituire un argine all’eccesso delle iscrizioni, in modo tale da scoraggiare quelle “pretestuose” e, contemporaneamente, consentire un approccio più sereno e meditato, sia agli atleti che alle squadre, intenzionati a… “correre”… unicamente lungo il percorso della manifestazione. E non già quando si mettono, qualche mese prima della gara, stressati davanti al pc o col telefonino in mano….

 

 

 

 

 

 

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