La suola consumata della scarpa del podista

Prima o poi viene, al podista…, il tempo di pensare che bisogna sostituire le scarpette da corsa… Prima o poi viene, al podista…, il sospetto che negli ultimi tempi qualcosa non va’ nello scorrere dei km… L’allenamento non è andato come si voleva… I dolorini non sono diminuiti, anzi… Allora si comincia a guardare la suola della scarpa…, una cosa raramente fatta in precedenza… Si notano dei consumi strani, sparsi qua e là sul materiale che la compone… e perfino qualche lieve scollatura… Ci si pone la domanda, per qualche verso “traumatizzante”: quanti km si sono percorsi…? Bisogna correre ai ripari, bisogna sostituire la scarpa… Però, questo è anche il momento di fare un… esame della coscienza podistica…, nel senso di notare il preciso consumo della suola e quindi il nostro tipo di appoggio che ne ha causato l’inevitabile usura.

Sappiamo che per i podisti i possibili tipi di appoggio sono tre: neutro, pronatore, supinatore. Quindi, a seconda del consumo della suola, indipendentemente dai km che abbiamo percorso, potremo verificare il nostro abituale tipo di appoggio (nel caso non lo conoscessimo già).

Neutro – Talloni + base centrale dell’inizio delle dita del piede

Pronatore – Parte interna dei talloni + linea interna del piede fino all’inizio dell’alluce

Supinatore – Parte interna dei talloni + linea esterna del piede fino alle dita del piede (ossa metatarsali), alluce escluso

Fatto questo, è inevitabile l’immediata ricerca del tempo disponibile che abbiamo, per rivolgerci al nostro abituale fornitore di scarpette… Avremo un po’ di rimpianto, nel lasciare delle vecchie e care amiche, che ci hanno fatto tanta compagnia. Ma è un “passo” che dobbiamo fare… Vorrà dire che le useremo solo in casa, o per camminare….

 

 

 

 

 

 

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