Le arachidi, ovvero, le noccioline americane
Sarà stato per gli esiti della seconda guerra mondiale, ma noi napoletani abbiamo voluto “fare gli americani”, come cantava il compianto Renato Carosone, connaturando tutto il nostro modo di vivere, anche quello alimentare, sul modello americano. Così, fra il dollaro, il boogie voogie, i film western ed altro, sono spuntate le “noccioline americane”, ovvero le arachidi.
Le arachidi appartengono alla famiglia delle leguminose (legumi), come i fagioli, ad esempio; e posseggono interessanti proprietà nutrizionali per i podisti. Vediamone subito il perché, in un contenuto di 100 grammi di prodotto:
Kcal, 600
Grassi, 50%
Proteine, 30%
Fibre, 10%
Carboidrati, 9%
Zuccheri, 3%
Nelle arachidi troviamo numerosi sali minerali (rame, magnesio, fosforo, ferro…) e soprattutto la Vitamina E, la quale svolge l’importante funzione di antiossidante che per i podisti, come sappiamo e senza voler esagerare, è quasi di vitale importanza. Deve però farci riflettere l’elevata percentuale di grassi, per cui è sempre meglio badare alle quantità, che non superino certe soglie stabilite e programmate dalla dieta che s’intende seguire. Riteniamo che un 30 grammi di prodotto, magari abbinate ad un frutto, rappresentino un ottimo spuntino energizzante.
Tutto sommato abbiamo scoperto tardi, le arachidi, troppo tardi. Eppure, i primi ritrovamenti attestanti la coltivazione e quindi il consumo delle arachidi risalgono a circa 6.000 anni a. C., per l’esattezza in Perù. Insomma, “americane” a pieno titolo. Oggi si trovano dappertutto, sui tavoli alimentari, sui banconi dei bar… Sono facili da coltivare, da consumare e da conservare, perché difficilmente si deteriorano, ammuffendo.
Chiudiamo con una curiosità: qual è la nazione che detiene il record della produzione di arachidi? La Cina. E te pareva….