Cadere mentre si corre
Chi non è mai caduto mentre corre, alzi la mano! Infatti, se si facesse questa domanda ad un gruppo nutrito di podisti, o finanche alla platea sterminata di chiunque corre, non avremmo dubbi sull’esito: la mano non l’alzerebbe nessuno! E’ proprio così. Tutti i podisti, i veloci, i lenti, eccetera eccetera, tutti hanno avuto questa esperienza. L’unica differenza, se vogliamo, riguarda le conseguenze: se siano state gravi o trascurabili. Ma cadere è quasi inevitabile, quasi giusto…, vorremmo dire… Perché anche la caduta può essere utile al podista… Utile…? Sì, nel senso dell’esperienza che si acquisisce…
Sorvoliamo sull’aspetto per così dire legale, se la caduta non possa costituire materia di risarcimento del danno dovuto alla mancata manutenzione del manto stradale (parliamo di podisti stradaioli…) e concentriamoci piuttosto sul perché si cade, sulla quasi sistematica e assoluta frequenza di tale accidente.
Essenzialmente, si cade perché non si corre bene, in quanto a stile di corsa. Già in passato abbiamo segnalato la cosa… Noi podisti, specialmente quelli in sovrappeso o di una certa età, mancando di elasticità del gesto, abbiamo la tendenza ad “economizzare” la falcata, non alzando come si dovrebbe il ginocchio mentre l’altra gamba effettua la spinta. Siamo quindi “preda”, vittime potenziali designate, di ogni qualsivoglia asperità che affiori dalla strada. Anche nel caso che si corra sul marciapiede, o che si cerchi di “saltargli” sopra, sul marciapiede s’intende, la punta del piede “corre” il serio rischio di scontrarsi con qualche centimetro di asperità…
A questo punto il discorso verte sulle conseguenze… D’istinto, ci si alza e si tenta di riprendere la corsa. E’ un gesto naturale. Ma cosa è realmente successo? Ce ne accorgiamo dal tipo di corsa che riprendiamo. Se avvertiamo qualche dolorino, e qualche goccia di sangue che affiora al gomito o alla gamba, ma che tutto sommato non ci impedisce la corsa, possiamo pensare che… ce la siamo cavata. La prossima volta, ci ripromettiamo, faremo più attenzione. Ma se la corsa ci risulta faticosa, se non proprio impedita, allora fermarsi è d’obbligo. Esiste una via di mezzo? Esiste sempre… La caduta ci ha portato conseguenze di lievi entità?, escoriazioni soprattutto? Resteremo fermi per un paio di giorni. Nel frattempo applicheremo sulle parti addolorate i disinfettanti e le pomate necessarie. E ci armeremo di pazienza… La corsa è anche questo.