Essere fighi nel podismo
Nella nostra società, oggi come oggi, prevale l’immagine. Tutto si rapporta e si realizza in base all’immagine che si da’. Naturalmente, il podismo non fa’ eccezione; ne abbiamo una classica rappresentazione nella figura del “figo”, cioè di un podista che ha nelle sue intenzioni di porsi e di proporsi come la moda del momento richiede. Allora, ci siamo posti il dilemma, per coloro i quali fossero interessati, sul come si diventa figo. Abbiamo stilato un piccolo prontuario, comprensivo delle cose da attuare o da evitare.
Premessa. Non sempre l’aspirante figo è cosciente delle sue azioni… Spesso il suo agire è del tutto inconsapevole. E’ innato, diremmo. Perciò, lo scritto si rivolge principalmente a chi volesse aspirare ad esserlo… Altra premessa, questa abbastanza ovvia. Essere fighi significa assumere comportamenti congrui alla situazione che si vive. Perché il figo fa’ sempre qualcosa. Un qualcosa in cui il figo esprime e trasmette carisma, fascino, personalità e sicurezza.
Errori da non commettere
Mai mettersi in mostra (il figo non si vede, si nota…).
Non frequentare luoghi o situazioni in cui ci sia un altro figo (il figo non è in competizione con nessuno…).
Non seguire banalmente tutte le mode podistiche, o almeno quelle più di tendenza, gare a cui partecipare, abbigliamento da indossare, eccetera (il figo non segue la moda, la fa’…).
Non nascondere l’età effettiva che si ha (il figo letteralmente non ha età… Spesso chi vuole essere figo è un podista che giovane non lo è più…).
Per non commettere errori
E’fondamentale avere fiducia nei propri mezzi, mostrando di credere in quello che si fa’ e che si dice (non esiste un figo sfigato…).
Essere convinti delle proprie azioni con coerenza (il figo non cambia parere, a meno di clamorosi avvenimenti impossibili da negare…).
Rivolgersi agli altri amichevolmente, con consigli e suggerimenti, specialmente se richiesti, e mai con imposizioni (il figo mostra il lato di sé che dona con cortesia a chi lo richiede…).
Rispettare gli altri, perché così facendo significa attendersi di essere rispettati (il figo sa che si riceve quello che si da’…).
Mostrarsi incentivato a perseguire un risultato ben determinato, nell’ambito di una vita, podistica e sociale, di rilievo (il figo è essenzialmente un isolato, ma che nella sua azione racchiude e contempla chi a lui si rivolge…).
Bandire la vanità (perché il figo, il vero figo, non lo è… Se lo fosse, rischierebbe di essere subito individuato, perdendo così di credibilità…).
Appendice. Il figo non vive la sua vita, podistica e sociale, se non in relazione alle realtà di chi ha vicino. Il figo non riserva le sue attenzioni ad un ristretto gruppo di persone, anche se lo preferisce, perché in questo modo sente più gratificante la sua partecipazione. Egli si pone di fronte ad ogni tipo di gruppo con la sua solita e attiva discrezione. Il figo non può essere figo a intermittenza, a seconda delle circostanze. Un figo lo è per sempre!