Clementine, che bontà!

Uno dei frutti più consumati dai podisti e avvolto nel mistero…, circa la sua origine e, spesso, anche per la sua “composizione”…, è la clementina, meglio declinata al plurale, come subito diremo. Intanto, questo frutto è apparso sulle nostre tavole ad inizio novecento, grazie ad un frate francese missionario in Algeria, tale Clement Rodier, che operò un incrocio fra un mandarino e un’arancia. Ne venne fuori un frutto di limitate dimensioni, dal sapore dolce e quasi del tutto privo di semi, che ne facilitò enormemente il consumo. A conti fatti, le clementine sono a pieno titolo classificabili nella categoria degli agrumi. E come tutti gli agrumi, contengono delle buonissime proprietà nutrizionali, fra cui spicca l’elevato contenuto di Vitamina C.

Ma vediamo nel dettaglio cosa ci forniscono le clementine in ragione di un 100 grammi di prodotto:

Acqua, 80 gr

Calorie, 47 Kcl

Grassi, quasi 0

Sodio, 1 mg

Potassio, 170 mg

Carboidrati, 12 gr

Fibra, 2 gr

Zucchero, 10 gr

Vitamina C, 50 mg

Calcio, 30 mg

Magnesio, 10 mg

Capiamo bene, dunque, perché le clementine, oggi in Italia, sono il frutto più venduto dopo le arance…, nonostante abbiano una fioritura lenta e irregolare, perché sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura. Comunque, la loro raccolta avviene principalmente nel periodo intercorrente fra i mesi di novembre e gennaio. Soprattutto, le troviamo in Calabria, in Puglia e in Sicilia.

Ovviamente, e le consigliamo, le clementine sono ottime anche da mangiare “spezzando”, ovvero sia accompagnando, vari alimenti quali gustosissimo contorno. E, stando ad alcune ricerche, pare che abbiamo buonissime qualità anche per combattere l’invecchiamento cellulare e per rallentare le latenti problematiche cardiovascolari, purtroppo spesso presenti nei nostri organismi. Inoltre, con le clementine, si possono ottenere ottime spremute e marmellate da impiegare in vari modi, soprattutto nella preparazione di dolci.

Insomma, clementine, che bontà!