Andare per obiettivi
Tutti i podisti vanno per obiettivi: chi comincia a correre, lo fa’ abbastanza regolarmente: chi ha in mente di partecipare ad una gara ben precisa; chi vuole conseguire un certo tempo; chi viene da un infortunio e vuole recuperare il tempo perduto… In realtà non esiste il podista che corre… e basta. Colui che vi dice che corre senza porsi nessun tipo di problema o di obiettivo, mente a sé stesso e a voi. Anche il semplice fatto di correre e basta…, equivale a farlo con questo obiettivo. E’ la stessa cosa di chi si dice apolitico; in virtù di questa affermazione è stata fatta una scelta veramente politica: essere contro la politica, non interessarsi affatto di politica.
Chi comincia a correre…, non gli sembra vero di poterlo fare per qualche chilometro, mentre prima non riusciva ad alzarsi dalla poltrona senza fatica, e se doveva andare al bar dagli amici lo faceva prendendo l’auto. Quindi, il suo obiettivo “immantinente” è solo quello di poter correre per un certo numero di chilometri.
Chi lo fa’ abbastanza regolarmente…, è il classico caso dell’adagio popolare “l’appetito vien mangiando”. Cioè, visto che si è in grado di correre ininterrottamente per più di mezzora, allora si comincia a pensare di raggiungere l’ora piena. E visto ancora che in un’ora di corsa si raggiunge un numero di chilometri complessivi che mai prima si sarebbe immaginato di poter correre…, allora diventa lecito il partecipare a qualche gara di 10 km, o chissà, forse perfino a qualche 21 km… e…, perché no?, perfino si sogna di portare a termine una maratona…!
Chi ha in mente di partecipare a una gara ben precisa… è agevolato. Egli non ha tante cose che gli frullano per la testa, perché è concentrato su di un unico argomento. Tutto quello che fa’, tutto, allenamenti, abbigliamenti, alimentazioni, anche se sembrano tante cose, a volte perfino discordanti, in realtà sono omogenee ad un progetto ben preciso, per cui tutto si riconduce ad una certa, precisa e consolidata normalità…, sancita dall’obiettivo che si è dato…
Chi vuole conseguire un certo tempo…, ha le medesime caratteristiche di colui il quale è concentrato su di un unico programma, per tanto non si distrae in tanti risvolti, anche se in apparenza mette in pratica certi allenamenti da far pensare ad un osservatore disattento (quindi non podista…) che stia procedendo un po’ a tentoni. Colui il quale si prefigge il raggiungimento cronometrico in una data competizione, rinuncia di partecipare a gare che magari altri pensano siano necessarie, se non indispensabili, per migliorare il bagaglio tecnico e la preparazione di base.
Chi corre solo per stare con gli amici…, senza magari rendersene conto, si prefigge lo stesso un obiettivo, che può essere anche declinabile in più modi, vale a dire “correre in gruppo in allegria”, o “correre per contenere il rigonfiamento addominale”, sempre in agguato, specialmente se gli anni anagrafici non sono tanto verdi…
Infine, a ben vedere, ci sarebbe anche un obiettivo per così dire “trasversale”, cioè comune a tutti i podisti. Essi vorrebbero che corressero tutti: i sedentari e, soprattutto, i bambini. Ma vuoi vedere che forse è questo l’obiettivo fondamentale…?