“Che ne sai tu di un campo di grano…”
Voglio molto bene ad Antonello Landi, fin da quando cominciai a correre e lo vedevo trionfare su “Correre” e sulle gare alle quali avevo la fortuna d’incontrarlo. Memorabile quell’anno quando le nostre squadre furono invitate dagli amici di Novara di Sicilia a correre la loro stracittadina, aperta agli assoluti (così come allora si chiamavano i professionisti della corsa) e gli amatori, che per ovvi motivi correvano separatamente. Antonello non lo può sapere, ma solo immaginare: chi si sgolava letteralmente ai suoi passaggi, eravamo io e Carletto Algamage. Eravamo estasiati a vederlo combattere ad armi pari con gli atleti africani…!
Oggi è successo (pochi minuti fa…) che su Face Book lui amabilmente mi rimproveri, perché ad una sua foto di un 5000 su pista (con l’ottimo tempo di 14’05″26) io abbia commentato con un “che ne sai di un campo di grano”, rivolto ai podisti domenicali, alludendo al valore relativo di questi ultimi. Gli ho risposto così:
“Sei un campione in tutto, anche in questo parlare bene dei podisti domenicali… Però è vero, mi sono espresso male, dovevo scrivere “i podisti domenicali che non corrono mai su pista”… Sì, perché è a loro che mi riferisco… Una volta si correva prima su pista e poi su strada: la pista era ‘la palestra’ per misurare e formare le proprie capacità; la strada era la possibilità di confermarle, come una logica conseguenza. Ora, manca quasi completamente questa ‘base’… e i risultati si vedono, soprattutto nelle competizioni internazionali della nostra Atletica Leggera.”
Ribadisco tutto, in special modo quanto detto di Antonello: è un campione in tutto!