Una strada e un record
Per chi non lo sapesse, via Bordiga, a Ercolano, è una strada che collega via Panoramica con via Doglie, una striscia rettilinea di asfalto lunga poco più di 500 metri. E’ una strada “giovane”, essendo “nata” nel 2004, in precedenza si chiamava via Caprile, anche se il primo podista che prese l’abitudine di percorrerla, cioè io, ne misurò la lunghezza nel 1993 quando ancora qualche transenna ne vietava parzialmente la viabilità. E’ una strada ottima per gli allenamenti. Detto che è completamente asfaltata, percorsa dall’inizio, dove una volta c’era un battistrada o il contenitore giallo dei rifiuti, fino alla rotonda posta in alto e ritorno, misura 1.100 metri, così distribuiti: 250 metri pianeggianti, 250 metri in leggera salita, 100 metri delle due svolte (specialmente il giro della rotonda, che è una grande aiuola…), 250 metri in discesa, 250 metri pianeggianti.
Questa strada è stata sempre la mia preferita per gli allenamenti, per tutti i tipi di corsa, da quella lenta a quella veloce. La sua distribuzione ondivaga (collinare) consente un buon dispendio di energia (la sua salitella, fatta dopo 5 o 6 volte comincia a farsi sentire…) ed inoltre aiuta molto al controllo del ritmo, da tenere e da mantenere… Poi, ad essere sinceri, poiché è vicino casa mia, in caso di pioggia torrenziale, consentiva un rapido rientro nei ranghi…, annullando quasi del tutto i pericoli di qualche malanno dovuto alle intemperie; anche se in tanti anni di corse ivi effettuate se ho desistito un paio di volte è già molto.
Era la mia strada preferita soprattutto per gli allenamenti lunghi. Essendo un po’ “corta”, quindi un po’ monotona, mi allenava anche mentalmente, perché com’è noto ai podisti di lunga lena, si corre soprattutto con la testa ed essere “ferrati e forgiati” su di un percorso breve e ripetitivo costituisce il massimo per una preparazione ai fini di una maratona o di una “mezza”. Insomma, quando ne avevo le necessità, mi “testavo” su questa strada: 20 giri consecutivi per una “mezza”, 30 per una maratona. Però una volta, un amico (Imperato Gerardo) chiaramente scherzando, disse che aveva battuto il mio record di 30 giri, avendone corso 31… In quel tempo, io ero considerato un po’ il re di questa strada; vi correvo sempre, anche due o tre volte al giorno. Non meno di 15 giri alla volta. Vi facevo perfino le ripetute (6×1100 a 3’ e 40”, con 3’ di recupero, oppure 4×2200, con 4’ di recupero). Insomma, scherzando scherzando, l’amico, attorniato dagli altri del gruppo, mi stuzzicava, dicendo che forse non me la sentivo di stabilire il nuovo record dei giri consecutivi… Ovviamente, accettai.
Era il 21 gennaio 2003, di martedì. Di mattina presto, corsi un’oretta, per un precedente impegno. Di sera, nonostante una pioggia battente, decisi che avrei ritoccato il mio record sulla strada. Mi è buon testimone l’amico Pasquale Formisano, che mi fece compagnia per i primi 15 giri il quale, andandosene bagnato fracido, mi consigliò di smettere. Invece, io corsi per 32 giri consecutivi, in 3h e 24’. A dire il vero, ricordo più giri, ma… la mia agendina parla chiaro… In compenso, ricordo bene invece quello che mi disse mia moglie, che intanto, con mia grande sorpresa, mi aveva aspettato (erano le 11 di sera…):
“Oj Pè, ije sapev’ ca ir’ scemo, ma no fin’ a chist’ punto…!”