Quanto tempo occorre che passi fra la sveglia e la corsa?
Ogni tanto, fra chi corre al mattino presto, viene fuori una domanda: ma quanto tempo occorre che passi fra la sveglia e la corsa? C’è chi dice che basta poco, c’è chi sostiene che dipende dai soggetti, c’è infine chi ritiene che è per così dire un terreno insondabile… Invece noi abbiamo una nostra personalissima teoria che, senza sbandierarla per vangelo, pensiamo possa essere presa in pacata considerazione.
La questione non è da poco, perché è in grado di determinare la bontà o meno dell’allenamento, sia esso di corsa lenta o più sostenuta. Infatti, non bisognerebbe mai dimenticare che tutte le volte che si corre lo si dovrebbe fare quando l’organismo è più o meno… in grado di farlo… In un certo senso, è come svegliarsi al mattino; una cosa è farlo naturalmente, altra cosa con il suono della sveglia (per non dire di un’eventuale secchiata di acqua fredda…). E’ raro trovarsi nella condizione di sentirsi “come un leone” appena si è svegli… Più facile che tale situazione si verifichi in soggetti giovani, come ognuno può facilmente comprendere. Correre al mattino presto comporta quindi un numero inevitabile di minuti prima che l’organismo si… lubrifichi. Già, ma quanti minuti? Facciamo un po’ di calcoli…
Le capacità fisiologiche di ripristino avvengono in relazione all’età anagrafica. E’ come quando il podista s’infortuna. Se è relativamente giovane, il recupero avviene quasi immediatamente; se invece è decisamente anziano, sembra non avvenga se non dopo un’eternità, tanto da dovervi imparare a convivervi… Quindi, la “messa in moto” del mattino è direttamente proporzionale alle capacità organiche del soggetto interessato, molte delle quali (inutile nasconderselo) dipendono dalla sua storia pregressa, sia dal punto di vita anagrafico che atletico. Ma avevamo detto di fare qualche calcolo…
Essenzialmente, quando ci si sveglia, bisogna fare in linea generale queste cose: andare in bagno (inutile dire perché), prepararsi un caffè (o comunque qualcosina da mangiare), vestirsi in modo adeguato (ad esempio, calzare le scarpe per il tipo di corsa da fare). Nella migliore delle ipotesi, cioè la più veloce, occorrono 5’ per ogni “fase”. Di conseguenza, in soggetti giovani, non si può uscire a correre prima di un quarto d’ora. Ma nei soggetti non più giovani, i 5’ si raddoppiano, per cui bisognerebbe attendere mezzora prima della corsa. E in quelli non più giovani e non ancora anziani? Ci dev’essere quindi una via di mezzo, una via di mezzo che tende a flettersi in maniera percentuale…
Tempo occorrente fra la sveglia e la corsa:
20/30 anni – 15’
30/40 anni – 30’
40/50 anni – 40’
50/60 anni – 50’
60/70 anni – 1h
70/ anni e oltre (quanto si vuole…)
E’ bene precisare che il tempo indicato è comprensivo anche di un minimo di stretching, da fare in modo obbligatorio prima di ogni uscita, specialmente se è prevista una corsa impegnata. Però, anche qui, nei soggetti giovani possono bastare un 5’, mentre in quelli anziani è doveroso un buon quarto d’ora. E… in quelli che stanno in mezzo? Ebbene, per costoro… si rimanda alla propria esperienza in materia…!