La prima maratona, al bar
Stamattina, niente bar e caffè con gli amici, altri impegni…, indifferibili, perché di natura familiare. Peccato, avrei voluto partecipare alla gioia degli amici che hanno corso la loro prima maratona e congratularmi con tutti, senza dire niente di “natura tecnica”, ma soltanto… sorbire il caffè che… proprio stamattina deve essere stato più dolce del solito. Vabbé, vorrà dire che alla prossima non mancherò. Però, mi immagino i dialoghi che si sono sentiti… a mia insaputa… e mi immagino cosa io avrei detto in questa meravigliosa occasione…
Indipendentemente dal tempo conseguito, giungere al traguardo di una maratona è sempre un qualcosa di molto ragguardevole. La maratona resta pur sempre la… “gara regina della regina degli sport”, checché se ne dica. Quindi, lode non ai vincitori, ma agli arrivati. Senza ombra di dubbio.
Poi, ci sarebbe da segnalare qualcosa di più “personale”… Quando si corre la prima maratona, si sbaglia inevitabilmente sempre qualcosa. Infatti, di solito, nella seconda maratona si migliora il risultato cronometrico. Volendo fare un esempio, è un po’ come quando un bambino comincia a camminare: i primi passi sono un po’ incerti. Vale in tutte le cose della vita e dello sport, ma mi permetto di aggiungere…, per la maratona in particolare.
Un altro aspetto da ponderare, secondo me, e che avrei senz’altro sottolineato stamattina, è l’età “anagrafica” con la quale si è affrontata la prima maratona. Voglio dire, una cosa è correrla a 30 anni, altra cosa a 50… Mi sembra ovvio, ma forse ai diretti interessati questo particolare può sfuggire…, distratti come sono stati dall’importante avvenimento che hanno vissuto. Insomma, c’è bisogno di qualcuno che glielo rammenti…, e non c’è nessuno come l’amico podista il più indicato a svolgere questo compito…!
Bravi tutti!!!