Una specie di portento: il lievito di birra

Nel fondo dell’animo di ogni podista alberga la non tanto segreta speranza di riuscire a trovare un alimento particolare, quasi miracoloso, in grado di fornirgli energie eccezionali, sia nell’imminenza di una gara o di un allenamento intenso, sia nella fase, altrettanto importante, del recupero.

Sono diversi gli alimenti che si disputano questa contesa, destinata a non avere nessun vincitore, perché la vastità dei nutrienti interessati debbono sempre fare i conti con le caratteristiche personali dei soggetti ai quali vanno somministrati e, fatta salva la loro indubbia validità, risentono di una casistica non assoluta. Tuttavia, fra questi “espedienti” o, se si preferisce, “ritrovati”, possiamo senz’altro annoverare il lievito di birra.

Il lievito di birra è un ricostituente naturale e molti podisti già ne fanno abbondantemente uso, per mantenere in efficienza tutto l’organismo, in quanto un’attività fisica piuttosto faticosa, come quella che svolgono coloro i quali si allenano tutti i giorni o quasi, può provocare carenze vitaminiche e di minerali.

Cos’è il lievito di birra? E’ un fungo. Contiene tutte le vitamine del gruppo B, dosate per la corretta interazione, dal momento che queste vitamine agiscono sempre in sinergia fra di loro, regolando nel modo migliore il sistema metabolico. Ma contiene anche ferro ed altri minerali, nonché proteine di alto valore biologico. Da notare che il lievito di birra ha funzione di mantenimento dell’apparto tegumentario (unghie e capelli), nonché funzioni dermatologiche. Da non dimenticare la presenza dei sali minerali, irrinunciabili per i podisti, che hanno notoriamente un’abbondante sudorazione.

Il lievito di birra più usato, e il più adatto come integratore, è il lievito di birra coltivato su malto, mentre quello usato per panificare ha qualche controindicazione, poiché risulta troppo potente.

La quantità giornaliera consigliata è di 10 mg. Un’eccessiva e prolungata assunzione potrebbe portare a problemi gastrici non ascrivibili alla sola flatulenza. Ma il lievito di birra si può prendere senza eccessivi patemi, proprio per il suo apporto di vitamine del gruppo B, che entrano nei processi metabolici dei carboidrati, la “benzina” dei podisti.

Infine, riteniamo sia opportuno sconsigliare l’assunzione di una grossa quantità di lievito di birra alla vigilia di una gara, perché in questa caso l’organismo sarebbe costretto a smaltire una dose eccessiva di scorie. Ma è solo un dettaglio, forse trascurabile.

 

 

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