L’impresa leggendaria di Akii-Bua
Erano i tempi dell’invasione podistica degli atleti africani alle competizioni internazEranoionali. Prima di allora avevamo assistiti a fenomeni e risultati eccezionali, ma del tutto limitati a singoli atleti. Invece, a partire dalle Olimpiadi del 1972 a Monaco, ormai in tutte le gare si vedevano partecipare squadre africane ben attrezzate, alle quali magari mancava solo un po’ di esperienza: quasi tutti i loro atleti partivano di gran carriera, per poi venire risucchiati nei finali.
Ricordiamo il caso di Akii-Bua, atleta ugandese del tutto sconosciuto, presentatosi ai nastri di partenza dei 400 ostacoli alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Si è detto dell’inesperienza degli atleti africani…, figuriamoci di una gara molto tecnica come quella dei 400 ostacoli, specialità alla quale nessuno dei componenti della squadra ugandese volle partecipare. Vi fu dirottato, appunto, Akii-Bua, che non aveva mai affrontato la specialità…, al quale fu detto che l’avrebbe imparata correndola nelle batterie…!
Gli addetti alla disciplina in questione, e gli stessi atleti iscritti, guardarono con un certo sussiego ad Aki-Bua, quando questi si approssimò per la prima volta ai blocchi di partenza. I 400 ostacoli era, ed è, una gara molto tecnica, dove sono richieste specifiche abilità, tipiche di chi ha un’ampia capacità anche tecnico-tattica della corsa su pista. Perfino noi italiani avevamo un po’ quella che si dice… la puzza al naso, perché eravamo stati, con il grande Salvatore Morale, detentori del record mondiale della specialità. Ma intanto Akii-Bua, partecipando alle eliminatorie, imparava…
Per farla breve, nella finale, fra lo stupore di tutto il mondo, Akii-Bua non solo vinse l’oro, ma primo atleta nella storia dell’Atletica Leggera, infranse il muro dei 48”, ritenuto fino al suo avvento assolutamente invalicabile! La risonanza fu tale, che in Uganda, suo paese di origine, divenne l’eroe nazionale, anche perché fu il primo ugandese a fregiarsi di un oro olimpico, tanto da inimicarsi il potere allora costituito. Al suo ritorno in patria, si videro da un lato i festeggiamenti del popolo e da un altro l’irrigidimento delle autorità governative. Un caso perfetto di gelosia: Akii-Bua era diventato l’ugandese più importante e significativo della storia del giovane paese!
Terminata la sua breve carriera atletica fra queste difficoltà “contingenti”, Akii-Bua poi espatriò, vivendo per lo più in Germania. Ma quando morì, Kampala 1997, gli furono tributati i funerali di Stato!
AKii-Bua, Uganda, primo uomo nella storia dell’Atletica Leggera a scendere sotto il muro dei 48” nei 400 ostacoli: 47”82 (Olimpiadi di Monaco, 1972).