L’Atletica italiana a Tallin 2021: il senso di una partecipazione
Si è concluso da pochi giorni, a Tallin (Estonia), il Campionato Europeo U23, svoltosi dall’8 all’11 luglio. L’Atletica italiana è risultata prima nel medagliere. Buonissima notizia! Bellissima realtà! Ecco la classifica delle prime 10 squadre:
- Italia
- Germania
- Repubblica Ceca
- Spagna
- Francia
- Paesi Bassi
- Svizzera
- Turchia
- Gran Bretagna
- Polinia
Ed ecco i nostri ragazzi medagliati:
Oro – Simone Barontini (800 m), Dalia Kaddari (200 m),Nadia Battocletti (5000 m), Andrea Dallavalle (salto triplo), Gaia Sabbatini (1500 m), Alessandro Sibilio (400 ostacoli).
Argento – Anna Arnaudo (10.000 m), Coiro Eloisa (800 m), Lando Manuel (salto in alto), Zenoni Marta (1500 m), 4×400 (Riccardo Meli, Alessandro Moscardi, Edoardo Scotti, Alessandro Sibilio).
Bronzo – Andrea Cosi (20 km marcia), Edoardo Scotti (400 m).
L’Atletica italiana è stata prima anche nel numero dei partecipanti: 81, contro i 66 della Germania e i 51 della Repubblica Ceca. Buone partecipazioni anche della Francia (71 atleti), della Ucraina (58 atleti) e della Gran Bretagna (56). Complessivamente, hanno partecipato 48 nazioni.
Vogliamo dare un senso a questa manifestazione, che per l’Italia ha il sapore di un successo davvero clamoroso? Ebbene, facciamolo… Nella precedente edizione degli stessi Campionati U23, a Gavle, in Svezia (2019), l’Italia conseguì 7 medaglie, 2 di argento e 5 di bronzo, a fronte di 72 atleti partecipanti, classificandosi al 19° posto nella classifica delle squadre (su 50 nazioni). Se i numeri hanno una loro logica, vuol dire che è successo qualcosa di nuovo. Con la quasi identica quota di atleti partecipanti abbiamo conquistato un medagliere molto più ricco: 13 medaglie (di cui 6 ori) rispetto alle 7 medaglie precedenti (di cui nessuna d’oro). Cos’è questo qualcosa? Può essere la ritrovata voglia di competizione, scaturita dal cambio al vertice della Federazione? Può essere che nella categoria U23, quella delle Promesse, cioè quella che raggruppa atleti ormai già definiti, siamo ben rappresentati? Può essere che alle prossime Olimpiadi… ci divertiremo?