Atletica al femminile: storia del record mondiale della maratona
Si sa tutto, o quasi, della maratona mondiale maschile; pochissimo, o quasi, di quella femminile. D’altronde, è inevitabile, in una società che è stata sempre contrassegnata fortemente dalla presenza maschile in tutti i settori della vita. Così, conosciamo le vicende che accompagnarono Filippide, Dorando Pietri e tutti quanti gli altri. Ma se chiedessimo alle graziose e gentili podiste chi mai è Violet Piercy ad esempio, siamo sicuri che assisteremmo al loro più assoluto silenzio. Eppure, avremmo nominato la prima detentrice del record mondiale femminile della maratona. Cosa dite?, volete l’elenco della progressione mondiale del record mondiale femminile della maratona? Ve lo offriamo con immenso piacere, insieme a una rosa e a un rimprovero: dovreste essere un tantino più esigenti, nei riguardi di una società che è sempre stata, ingiustamente, maschilista. Ad ogni buon conto, eccovi l’elenco:
- Violet Piercy (Regno Unito), 3h 40’ 22”, Londra, 1926
- Dale Greig (Nuova Zelanda), 3h 27’ 45”, Auckland, 1964
- Anni Pede-Erdkamp (Germania O.), 3h 07’ 27”, Waldneil, 1967
- Elisabeth Bonner (Stati Uniti), 2h 55’ 22”, New York, 1971
- Grete Waitz (Norvegia), 2h 27’ 32”, New York, 1983
- Joan Benoit (Stati Uniti), 2h 22’ 43”, Boston, 1983
- Naoko Takahashi (Giappone), 2h 19’ 46”, Berlino, 2001
- Paula Radcliffe (Regno Unito), 2h 15’ 25”, Londra, 2003
- Brigid Kosgel (Kenia), 2h 14’ 04”, Chicago, 2019
Qualche riflessione? A giudicare dalle date, si comprende quanto sia stato difficile considerare, da parte degli uomini (ma forse non soltanto da loro…) che la maratona, così come tutte le cose di questo mondo, possa essere brillantemente portata a termine dalle donne: il record mondiale, per essere infranto, è passato dal 1926 nientemeno che al 1964. Si potrebbe perfino azzardare che la vera data di nascita della maratona al femminile sia avvenuta negli anni ’60. Dagli anni ’70 in poi, invece, l’abbattimento del record è apparso cosa alquanto naturale, diremmo… fino a quello della Kosgel: 2h e 14’, crediamo, resisterà per molto tempo!