Borsone o zaino?, meglio l’uno o l’altro, prima di una gara?
A volte si discute su cosa debba avere in dotazione il podista abituale, oltre al classico completino gara e all’altrettanta classica tuta, per quanto riguarda l’abbigliamento sociale. C’è chi sostiene la necessità di un giubbotto, per i mesi freddi, e di una divisa estiva, per quelli caldi. C’è anche chi ritiene che non si possa fare a meno, in tutto il periodo dell’anno, del comodo e pratico berrettino. Ma qualcuno si spinge perfino a mettere in discussione… dove collocare tutta la vasta mole di abbigliamento di cui necessita il podista che si prepara per una gara, anche perché esistono delle “utilità”, cioè alcuni numerosi accessori, che nella maggior parte dei casi sono assolutamente prioritari: fascette, portascarpe, k-way, eccetera. Insomma, per farla breve, è meglio usare un borsone o uno zaino?
La risposta è immediata: è la stessa cosa… L’importante è che il “contenitore” sia ampio… e che sia facilmente, o quanto meno abbastanza facilmente, trasportabile; perché non conviene al podista “uccidersi di fatica” ben prima che la gara abbia inizio… In effetti, nel borsone o nello zaino, da adibire esclusivamente per le gare, “giacciono” alcune cose in pianta stabile. Spieghiamo meglio. Non si può non accludere un k-way, in caso di pioggia improvvisa, né un copricapo, se la temperatura esterna dovesse scendere paurosamente. Ma non esistono solo i casi climatici. Prendiamo ad esempio la molto deprecabile situazione (a volte verificatesi per davvero) che si rompano i lacci delle scarpe mentre le calziamo a pochissimi minuti dalla partenza. Avere quindi nel borsone o nello zaino qualche laccio di riserva, può salvare il malcapitato podista da quella che può trasformarsi in una vera e propria disavventura.
Fra le varie cose per così dire fisse che il podista porta sempre con sé in occasione di qualche gara, ci sono anche quelle…del dopo gara; anzi, forse soprattutto quelle. Si fa’ un gran parlare, infatti, di ciò che si deve mettere nel borsone o nello zaino prima di una gara; ma il più delle volte ci si concentra sulla partenza, non sull’arrivo… Cioè, ci si dimentica che la bontà del borsone o dello zaino si vede soprattutto “dopo” che il podista ha completato il suo sforzo, quando ha bisogno del maggior “conforto” possibile. Ecco che allora fra i diversi accessori che si è portato dietro, non devono assolutamente mancare, in primis, un ampio asciugamani, o un accappatoio, per liberarsi da tutto il sudato (senza possibilmente “minare” il pubblico pudore…), di qualche base ove poggiare i piedi, o sedersi (va’ bene anche qualche giornale…) e di un certo numero di sacchetti di plastica in cui mettere gli indumenti bagnati (e questi solitamente aumentano di volume e di peso…). E sempre a proposito di dopo gara e di ricambio, il podista abituale sa perfettamente che deve cambiare anche le scarpe, perché quelle che ha usato in gara si sono bagnate di sudore (a volte anche di pioggia…). Ecco quindi che nel borsone o nello zaino deve trovare posto un apposito porta scarpe.
Infine, una riflessione “parapodistica”, della serie “non tutti i mali vengono per nuocere”… Qualcuno potrebbe pensare che le cose da mettere nel borsone o nello zaino siano troppe. Invece, non è così…, solo se si pensa alla possibilità di scoraggiare eventuali (e purtroppo possibili) furti. Secondo voi, un ladro si metterebbe a rovistare, con calma, nel borsone o nello zaino, se non trovasse subito soldi od oggetti di valore? E allora ben venga l’allegra (e studiata) confusione del borsone o dello zaino, anche per questo motivo. Vi pare?