Le gare di una squadra podistica
Nel mondo del podismo ci si sofferma su vari aspetti che lo contraddistinguono: preparazione, metodiche di allenamento, alimentazione, scarpette e abbigliamento tecnico, gara e sue variabili. Un po’ in sordina ci si occupa della squadra per quanto attiene le gare a cui si partecipa. Al podista non sfugge un intimo dissidio insito in questa prospettiva, e cioè; mentre la gara è per lui sempre un momento soggettivo, la squadra in gara ne rappresenta invece un altro, evidentemente oggettivo. In altre parole, anche se lui non dovesse partecipare, la sua squadra comunque si cimenterebbe lo stesso. Questo, perché il podismo, ad esempio al contrario del calcio, non è uno sport di squadra. Ve la immaginate una squadra di podismo che non è ammessa a una gara, perché non ha raggiunto il minimo regolamentare di atleti partecipanti…? Rivesta allora una certa importanza, al di là del giro di parole che abbiamo adoperato, l’aspetto “gara”, per una squadra podistica. In altri termini, cosa fa’, cosa prevede, cosa programma, anche per quel che riguarda il regolamento interno, una squadra podistica a proposito della partecipazione alle gare?
La partecipazione alle gare di una squadra podistica è direttamente proporzionale alla sua ragion d’essere. Vale a dire che fin dalla sua costituzione vengono stabiliti i principi in base ai quali essa nasce e, si spera, prolifichi: semplice e pura aggregazione (piacere di correre fra amici); obiettivi cronometrici individuali; partecipazione a gare regionali ed extraregionali (specialmente a quelle riguardanti campionati sia individuali che di società); promozione sportiva rivolta ai concittadini e in particolare ai giovanissimi; eccetera. Per la realizzazione pratica di questi obiettivi fondativi si può (in certi casi si deve) richiedere e ricercare anche il contributo di qualche sponsor, sia per andare incontro alla necessità della vita moderna e sia perché, detto papale papale, “senza soldi non si cantano messe”… In questa fase, le gare vengono essenzialmente distribuite a grandi linee in delle sorte di fasce: facoltative, speciali, del mese. Le prime rispecchiano pienamente lo status del podista, che è assolutamente libero di correre come e quando vuole. Le seconde sono quelle che rivestono per la squadra un valore particolare, per il prestigio che le contraddistingue, come ad esempio gare storiche o gare valevoli per campionati. Le terze sono quelle che per le quali è caldamente consigliata la massima partecipazione della squadra, vuoi per il buon nome della squadra stessa (un podio… “val bene una messa”…) e vuoi per l’eventuale concorso al lauto rimborso spese, che sembra essere ormai un richiamo irresistibile nell’attuale panorama podistico.
Sia come sia, la gara è il biglietto di presentazione di una squadra podistica: dalla sua “visione” si può comprendere come dove e quando corre, ma soprattutto perché.