E che cavolo…!
La natura è benigna! Viene l’inverno, fa’ freddo, piante e frutti scarseggiano, tutto sembra fermarsi e rallentare, le giornate diventano corte e tristi; ma…, per fortuna, esiste il cavolo!
Si chiama cavolfiore, l’unico fiore che si mangia…, perché ha proprio le sembianze di un bel fiore, grande e rigoglioso. In realtà, è un vegetale… “autunno-inverno”, come direbbero gli stilisti della moda, dal momento che il cavolfiore cresce bene quando le temperature sono inferiori ai 20° C. Giunge a maturazione quando il bocciolo (la parte centrale) è compatto e senza crepe, cioè quando non si formano quelle piccole aperture tra le rime. Sono commestibili anche le foglie, meglio se davvero verdi e non un poco ingiallite. Comunque, questo vegetale ha delle sorprendenti proprietà nutrizionali.
Il cavolfiore è costituito da acqua al 90%, non contiene grassi e ha una bassa percentuale di zuccheri. E’ ricco di vitamina B, ma soprattutto di vitamina C, e noi podisti sappiamo quanto sia importante, nei mesi freddi, questa vitamina. Abbonda di sali minerali (sodio, potassio, ferro, calcio…). Ha un’interessante presenza di aminoacidi essenziali (quelli che il nostro corpo non produce e che deve pertanto assimilare solo mediante l’alimentazione), quali ad esempio la valina. Insomma, stiamo dicendo che per il podista “invernale” il cavolfiore è un vero toccasana: ci preserva dalle intemperie e inoltre ci alimenta adeguatamente (sali minerali, aminoacidi essenziali, antiossidanti), senza per altro farci ingrassare, perché migliora la diuresi e la peristalsi per il suo robusto contenuto di fibre.
Con il cavolfiore si possono preparare piatti e contorni gustosissimi, in svariati modi. Solo, forse, per alcuni, il suo odore caratteristico può non essere del tutto gradito. Però, in compenso, dobbiamo essere grati a madre natura per questo regalo che ci ha fatto. Non trovate? E che cavolo…!