I numeri di Faniel
Distratti come siamo dagli accadimenti per lo più amatoriali del podismo campano, a parte qualche sporadica parentesi in occasione di alcune manifestazioni di interesse nazionale e internazionale, ci siamo accorti (con colpevole ritardo) di avere trascurato un vero e proprio fenomeno dell’Atletica Leggera Italiana, è cioè quel Eyob Faniel, attuale detentore nientemeno della Maratona e anche della Mezza. Come sia potuto accadere, proprio non ce lo spieghiamo… E perciò ci scusiamo con l’interessato, e con tutti coloro che lo hanno accompagnato in queste imprese memorabili, che hanno il crisma e il valore della Storia.
Nasce ad Asmara (Eritrea), il 26-11-1992.
Dal 2004 è in Italia a raggiungere suo padre, che vi era dal 1998. Lavora come operaio manutentore alla piscina di Bassano del Grappa. Nel 2015 ottiene la cittadinanza italiana.
Lo allena Ruggero Pertile e il suo manager è Marcello Magnani.
E’ un atleta delle Fiamme Gialle.
E’ alto 1,74 cm e pesa 53 kg.
Personal Best.
800m, 2’00’95 – 1500m, 3’51’26” – 3000m, 8’21’30” – 5000m, 14’03’85” – 10000m, 29’04”55”
10 km, 28’08”.
Le Maratone
2016, Firenze, 2h15’39”.
2017, Venezia, 2h12’16”.
2018, Verona, 2h20’20”.
2019, Doha, 2h13’57”.
2020, Siviglia, 2h07’19” (nuovo record italiano).
2021, New York, 2h09’52”.
2023, Osaka, 2h07’53”.
Nuovo record italiano sulla Mezza Maratona, il 28-2-2021, ad Ampugnano (Siena) in 1h00’7”.
Per il momento, questi numeri possono bastare… Sono numeri, non parole. I numeri evidenziano dei fatti, mentre le parole evidenziano i significati. In altra sede useremo delle parole, per definire meglio e ulteriormente questo atleta e questo ragazzo. Ma con quali parole evidenzieremo i significati che esprimono questi numeri? Forse, non andiamo molto dal lontano da quelle che metteranno in risalto che dai suoi risultati viene fuori la figura del nuovo italiano, più aperto e disponibile alle scommesse che il futuro ci riserva, nel nome dei sani valori dello sport in quanto a spirito di sacrificio e di appartenenza ad una comunità, moderna e solidale, che guarda con fiducia all’avvenire.
